17 Maggio: Gaia passeggiata “LiberiaMil’ano” e assemblea di lancio del Noexpo Pride

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“Frocio!”, “lesbica di merda!”, “cosa sei, un uomo o una donna?”, “me lo fai un pompino?”: queste sono solo alcune delle frasi che tutti i giorni ci vengono rivolte dalle macchine, dai passanti, dai motorini di questa città. E se siamo consapevoli che le violenze sessuali avvengono soprattutto tra le mura di casa, sappiamo anche che abitare lo spazio pubblico con corpi eccedenti e non normalizzati – o che sembrano tali ma rifiutano di rispondere alle aspettative comuni – crea in molti quel disagio che scaturisce troppo spesso in violenza.
Ancora non possiamo girare per la città esprimendo liberamente la favolosità dei nostri corpi. Ancora vediamo aggressioni verso le/i trans, derisione verso le froce, insulti alle lesbiche. Ancora ci dicono che dobbiamo stare attente a come ci vestiamo la sera. Qualcuno vorrebbe rispondere con l’aumento delle telecamere, la “pulizia” dei quartieri periferici e l’istituzione di ghetti.

Riteniamo che l’unico modo per modificare il contesto e l’immaginario pubblico è attraversare la città con i nostri corpi, quei corpi che si allontanano dalla norma, e che, per il solo esserci, sono capaci di sovvertire l’ordine repressivo e il decoro.
Contro ogni deriva securitaria sappiamo che le strade sicure le fanno le donne, i/le trans, i gay e le lesbiche, i/le migranti che le percorrono. E contro ogni retorica del decoro e della pulizia sappiamo che la diversità ci permette maggiore libertà di ogni galateo. Desideriamo una città libera da omotransfobia machismo e sessismo e in cui tutte possano sentirsi a proprio agio.
Per questo il 17 maggio, in occasione della giornata mondiale contro l’omotransfobia, percorreremo le strade di Milano con una passeggiata gaia, ricca di calze a rete e boa di piume, minigonne e cravatte, ombretti scintillanti e baffi, scollature vertiginose e tute da lavoro. Lo faremo al termine di un’assemblea per rilanciare il NoExpo Pride del 20 giugno E per ricordare come il Grande Evento cerchi di fare “bella figura” cancellando dalle strade della città tutto quello che potrebbe disturbare il suo buon ordine: prostitute, migranti, scritte sui muri, donne troppo svestite ed ogni forma di marginalità. Expo vuole presentarsi come fonte di innovazione, ma non fa che rinforzare vecchi stereotipi: le donne stanno in cucina, le prostitute devono coprirsi, i gay hanno diritto ad una strada di locali alla moda e lesbiche e trans scompaiono.
A tutto questo rispondiamo partendo da noi, riappropriandoci della città e delle sue strade con tutti i nostri corpi, costruendo relazioni che ci permettano di essere sicure perché insieme, forti perché collettive.

Ore 18, Piazza Duca D’Aosta (Stazione Centrale):
Assemblea pubblica verso il NoExpoPride del 20 giugno
Dalle ore 20: Performazione draggaggio travestitismo: trucco e parrucche tutte insieme

Ore 20.30: GaiaPasseggiata! Da Piazza Duca D’Aosta (Stazione Centrale)
Performate, scollate e sconciate, con i tacchi a spillo corpetti paillettes ci riprenderemo le strade contro la militarizzazione e le politiche securitarie perché l’unica città sicura è quella attraversata da donne, lesbiche, trans, frocie e queer

Froce, lesbiche, trans e queer
NoExpoPride